La pazzia

– Beh", scrollò le spalle e filosofeggiò, prendendo un filetto di manzo dal ripiano superiore, "a ogni uno il suo.

Lasciando l'animale da solo con il suo infinito, ha tagliato un piccolo pezzo di carne fresca e con un sorriso anticipatore l'ha mandato in bocca. Non dimenticando di leccare una goccia rossa di succo di carne da un dito sottile, sormontato da un'accurata manicure rosa, si avvicinò alla macchina del caffè e premette il pulsante: l'ingegnosa macchina iniziò immediatamente a macinare i chicchi. In un minuto l'aria si riempì del piacevole aroma del caffè appena fatto. Prese la tazza tra le mani, si appoggia al piano di lavoro e beve il primo sorso della bevanda calda.

L'orologio da parete di design contava pigramente i secondi, il tempo scorreva tranquillamente. Assaporando l'amara bevanda, si è ricordata della conversazione avuta con il marito qualche giorno prima. Quella sera Elìa ha parlato di bambini e del fatto che era giunto il momento di avere un erede, ha citato l'esempio di conoscenti le cui mogli, a giudicare dai racconti di questi stessi conoscenti, erano incinte e, con un semplice ragionamento, è giunto alla conclusione che sì, era pronto a diventare padre.